Invecchiare bene con il nordic walking

parco del boschetto nichelino

Hanno scoperto che si può invecchiare bene con il nordic walking. A dire il vero, noi lo sapevamo già! Vediamo perché il nordic walking è uno sport per la terza età.

Un ottimo antistress. Un toccasana per cuore e polmoni: infatti fa compiere un buon lavoro cardiocircolatorio. Tonifica i muscoli, coinvolgendone un numero elevato. Certo, se lo diciamo noi sembriamo di parte. Però se lo dice una giornalista seria, su un grande quotidiano come Repubblica, è tutta un’altra cosa.

Sport per la terza età: come invecchiare bene con il nordic walking

Si parla di nordic walking e terza età: come praticarlo, quando farlo e quanto fa bene ai camminatori meno giovani. I benefici sono quelli di cui abbiamo già parlato e sono noti:

  • glutei più sodi
  • braccia e spalla più forti
  • addominali più robusti
  • miglior postura
  • benessere mentale

In più, è alla portata di tutti, non richiede grandi esborsi, è un naturale modo di conoscere persone nuove o migliorare legami, personali e lavorativi. Ma, come è stato detto in precedenza, uno studio comparso una rivista specializzata, il Rejuvanation Research, conferma ora che migliora le qualità aerobiche, la forza e la qualità di vita negli anziani. Per illustrare questi risultati in parole semplici, diciamo che, dal confronto degli studi comparsi sino ad ora sul nordic walking

i ricercatori hanno concluso che il Nordic Walking può essere considerato come una forma sicura e accessibile di esercizio aerobico per gli anziani.

Con l’aiuto dell’esperto, si riassume cosa sia il nordic walking e come vada praticato. Quindi si passano in rassegna i benefici che migliorano la vita degli anziani che lo praticano rispetto ai loro coetanei sedentari. Aumentata ossigenazione, risoluzione delle tensioni a livello cervicale, sistema immunitario rafforzato. La conseguenza è un effetto anti age e salutare in generale. Se poi vogliamo dare un tocco di benessere profondo, lavorando sulla respirazione e la consapevolezza, uniremo al nordic anche lo yoga

Come invecchiare bene con il nordic walking: come farlo?

Per concludere, viene richiamata l’attenzione sugli aspetti importanti del come praticarlo e su quali terreni. Questione di ritmo, che essendo di livello inferiore a quello richiesto da altre discipline aerobiche come corsa o nuoto, abbassa il livello di percezione della fatica, consentendo una pratica su distanze e tempi maggiori. E questione di terreno: perché se non è adatto, non si può ottenere una camminata in corretta tecnica nordic walking, vanificandone il magnifico apporto.

Aspettiamo solo più uno studio fondamentale per essere davvero felici: quello che dirà che il nordic walking fa diventare più belli e intelligenti!

 

Yoga e nordic walking

yoga e nordic walking

Yoga e nordic walking, due pratiche che si integrano a perfezione.

Riportiamo il testo di una conversazione radiofonica trasmessa da RCF (qui l’originale francese). Una breve intervista a François Querini, insegnante di yoga e istruttore di nordic walking. Perché lo facciamo? Perché anche noi di Bien Marcher coltiviamo e vogliamo proporre una filosofia del benessere che preveda tanto il movimento del corpo e il suo equilibrio, quanto le dinamiche spirituali e personali. Per esempio, crediamo fermamente che yoga e nordic walking si sposino per creare maggiori possibilità e più estese modalità di accesso ad abitudini quotidiane di benessere psico fisico.

Yoga e nordic walking: i punti essenziali

E veniamo alla conversazione vera e propria. Querini descrive il percorso che lo ha formato e ispirato. Le professioni di montagna, sci nordico e accompagnamento, il suo incontro con lo yoga. Con riferimento a quest’ultimo, sottolinea come, praticandolo regolarmente, si sia subito accorto della sua complementarietà con lo sport. In particolare, indica quali benefici ne derivino:

  • facilita i progressi nella pratica sportiva
  • aiuta a gestire lo stress
  • dà una connotazione più profonda alla pratica sportiva all’aria aperta

Per illustrare meglio l’argomento, precisa che tutto ebbe inizio da una nonna, che gli regalò, all’età di quindici anni un libro: Sport e yoga, di Yesudian e Haich. È dunque evidente che il binomio sport e yoga, e dunque il possibile legame tra yoga e nordic walking, viene da lontano, ha già una sua storia consolidata.

In particolare, parlando dello yoga, Querini ricorda come troppo spesso sia diventato, per i più, la semplice pratica ginnica di posture più o meno contorte. Al contrario, è un vero e proprio sistema di atteggiamenti etici, spirituali e comportamentali che mirano alla pienezza del benessere dell’individuo, come:

  • respirazione
  • concentrazione
  • meditazione
  • igiene
  • equilibrio interiore
  • non violenza
  • rispetto per l’ambiente e i viventi

E veniamo al nordic walking nella sua dimensione francese. Arriva negli anni duemila, discendendo direttamente dalla Finlandia, grazie ad una figura iconica come Arja Jalkanen-Meyer, tuttora attiva e notissima decana di questo sport. Il resto della storia è quello che condividiamo anche noi. Impressionante è la quantità di realtà che ne diffondono la pratica e il numero dei praticanti! Qui un esempio eclatante.

yoga e nordic walking

Yoga e nordic walking: benessere totale.

Ed eccoci al nodo centrale di questa conversazione: intento di Querini è mettere il benessere al centro della sua filosofia sportiva. Al di là di qualsiasi intento competitivo. Come risposta di riequilibrio olistico dell’individuo sottoposto alla pressioni sociali e lavorative contemporanee. Recupero delle energie, riscoperta dell’interiorità nella pratica di yoga e nordic walking all’aria aperta. Sulla base di una evidente similitudine: come con il nordic rimetto in moto la quasi totalità muscolare e articolare, nello stesso modo con lo yoga rimetto in moto le energie e i collegamenti interiori. Si parte dal recupero della coordinazione motoria, che viene facilitata dalle posture yoga. Per passare al cammino nella natura, abbinando all’andatura esercizi di coordinazione respiratoria. Le conclusioni sono interessanti. Più coordinazione, apprendimento della pratica del nordic più veloce. Postura migliore, ottima gestione del respiro, benessere completo.

Yoga e nordic walking: uno sguardo all’Italia.

L’idea, che sposiamo in pieno per l’ampiezza della visione e la completezza di stimoli benefici, sta prendendo piede anche in Italia. Infatti basta cercare yoga walking in rete per comprendere quanto sia vivo in tal senso il dibattito e l’offerta di occasioni per praticare queste discipline abbinate. A partire dal bel volume Yogawalking: Un felice connubio tra yoga e nordic walking, di Paola Dal Farra. Anche Bien Marcher proporrà occasioni per conoscere da vicino la pratica di yoga e nordic walking. Perché crediamo nella complementarietà di corpo e mente, di yoga e nordic walking.

 

 

 

Un istruttore di nordic alla Francigena Valdisusa Marathon

Corso base di nordic walking

Cronaca semiseria di una Francigena Valdisusa Marathon e degli effetti benefici del nordic walking.

Avete presente il ciabattino scalzo? Ecco, l’istruttore di nordic walking che s’iscrive alla maratona gli assomiglia. Ma andiamo con ordine. Innanitutto, la maratona. Si tratta di una maratona speciale. Primo, vietato camminare. E soprattutto, obbligatorio divertirsi e non prenderla troppo sul serio. Infine: affrontarla con amore per la storia che calpesti, dato che si tratta di una camminata davvero speciale. Si tratta della Francigena Valdisusa Marathon:

la prima Maratona per camminatori sulla via Francigena Valsusina, 42 Km tra storia e natura

Partiamo dalla preparazione. Come si affronta una maratona, di qualsiasi tipo? Ecco la lista della spesa:

  • ci si iscrive diversi mesi prima
  • si preparano delle tabelle rigorose di allenamento
  • si provano delle uscite lunghe per abituare le gambe allo sforzo prolungato
  • devi testare i materiali che userai il giorno dell’evento
  • bisogna mangiare gli alimenti che si vorranno utilizzare durante la prestazione, per vedere cosa va e cosa no

Francigena Valdisusa Marathon Villar Focchiardo - 091

Francigena Valdisusa Marathon: la preparazione.

Perfetto, direte voi, pochi punti essenziali, facili da seguire. Ma l’istruttore di nordic walking è uno bravo a predicare bene, quanto a razzolare… Tra corsi da gestire, impegni lavorativi, le necessità del piccolo Lorenzo e relativi doveri paterni, l’istruttore compie le sue normali uscite settimanali e poco più. L’unico punto rigorosamente rispettato, è stato il primo! Certamente mette nel sacco una sessione di 15 chilometri in due ore, per capire che effetto fanno le scarpe scelte forzando l’andatura. E un’uscita in montagna che, in 20 chilometri tra andata e ritorno, gli ha fatto respirare essenze di conifere salendo alla Testa dell’Assietta. Sperando di essersi ossigenato debitamente il sangue in quota!

Francigena Valdisusa Marathon: il giorno fatidico.

E viene il giorno della maratona. L’istruttore parte, a ritmo tranquillo per il timore di non chiuderla dopo averla annunciata ai quattro venti. Il sole picchia duro fin dal mattino. La prima difficoltà è usare i bastoncini: attardato nel gruppone, rischia di infilzare qualcuno e deve attendere i primi 3 o 4 chilometri. Il percorso è fortunatamente per lo più ombreggiato, mi si suda.

L’istruttore beve sovente, e mantiene un passo uniforme, modello “un asino dai passi uguali”. Sempre lo stesso: in piano, in discesa in salita. Già, le salite: non saranno tante, ma nel complesso saranno 1700 metri di dislivello positivo. Per di più, i primi 600 sono quelli della Sacra di San Michele! Ma tutto procede bene. Alla sosta dei 21 chilometri, quella di Villar Focchiardo che prevede di fare un pieno di carboidrati grazie al pasta party, l’istruttore arriva tutto sommato fresco. Mezz’ora di pausa, poi via di nuovo.

Francigena Valdisusa Marathon Martinetti

Francigena Valdisusa Marathon: l’arrivo.

Forte della sensazione di benessere, il nostro camminatore dotato di bastoncini accelera il ritmo, ma senza esagerare. Sulle salite recupera molti di quelli che lo avevano superato, è la forza del ritmo uniforme. La cadenza è tutto e la spinta delle braccia della tecnica nordic walking consente di non affaticare troppo le gambe usando molti più muscoli, normalmente non coinvolti.

Tiriamo le somme: l’istruttore passa l’arco dell’arrivo dopo 7 ore e mezza di marcia nordica. Gambe fresche nei giorni successivi. Niente dolori, nulla da segnalare. Morale: forse il nordic walking è così salutare e allenante che ci si può permettere una maratona senza averla preparata prima? Forse. Ma dovreste provare anche voi!

NOTA: la traccia inserita è quella prevista in origine, prima delle variazioni apportate dagli organizzatori per ragioni di sicurezza. E registra qualche chilometro di troppo!

Total distance: 50785 m
Max elevation: 903 m
Min elevation: 386 m
Total climbing: 2224 m
Total descent: -2509 m

Fitness nella natura

fitness nella natura

Fitness nella natura: Bien Marcher è benessere all’aria aperta. Voglia di stare in forma con allegria. Stare meglio praticando un’attività antica come l’uomo, naturale come respirare: la camminata!

Non c’è modo più classico e allegro di cominciare un’attività.  Bien Marcher è lieto di comunicare che iniziano ufficialmente le attività. Si parte dai corsi di nordic walking, tenuti da istruttori certificati della Scuola Italiana Nordic Walking. Il primo corso, tenuto da Luca presso il parco del Boschetto di Nichelino, porterà a questo sport due nuovi appassionati, Giovanni e Stefania. Un ex calciatore e una ex pallavolista, che cercano un modo nuovo per restare in forma passeggiando insieme nel verde. Ma niente mano nella mano ragazzi: bisogna tenere i bastoncini!

fitness nella natura

Cos’è il nordic walking? Fitness nella natura!

Facile ripondere: benessere all’aria aperta in buona compagnia!

  • attività fisica adatta a chiunque
  • fitness nella natura
  • salute, benessere, relax
  • una vera palestra a cielo aperto
  • sport economico e divertente

I nostri istruttori

fitness nella natura

Marco e Luca, istruttori certificati della Scuola Italiana Nordic Walking, vi accompagneranno lungo uno speciale percorso didattico.

Rigore e leggerezza, ecco la loro filosofia. Cioè, fare le cose come si deve, badando alla corretta impostazione tecnica. Ma sempre con una risata in sottofondo!

Frequentare un corso

Partecipare ad un corso è facile: basta aver voglia di divertirsi e di fare della buona attività fisica nel verde. I bastoncini non sono un problema: infatti li forniamo noi in uso gratuito.

Di cosa devi preoccuparti? Consulta il tuo medico per sapere se hai controindicazioni per la pratica sportiva non agonistica, procurati un  paio di scarpe comode e abbigliamento adatto allo sport: è tutto!

Ti aspettiamo!