Spondilite anchilosante e nordic walking

spondilite anchilosante

Spondilite anchilosante e nordic walking. Un convegno fa il punto su un fastidioso disturbo.

Lo scorso 12 novembre, presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino, si è parlato di spondilite anchilosante (la fotografia riporta l’articolo originale di Federico Callegaro). Un disturbo che colpisce una percentuale di italiani piuttosto considerevole, pari all’uno per cento. Come si presenta? Un fastidioso mal di schiena, che si presenta inizialmente come dolore e rigidità diffusa. Impedisce la ripresa del normale movimento, specie dopo un periodo di prolungata immobilità. Insorge mediamente in giovane età, dai venticinque anni in poi. A volte, passano anni prima della corretta diagnosi.

Spondilite anchilosante: i dettagli

È una malattia infiammatoria dolorosa, che si presenta come una comune lombalgia, debilitante e capace, nel tempo, di limitare il movimento e intaccare la qualità della vita. Nella maggior parte dei casi, può degenerare fino alla fusione vertebrale: in pratica, le ossa della colonna vertebrale tendono a saldarsi, con grave danno della mobilità generale della persona e pesante danno essitenziale.

Spondilite anchilosante e sport: un sostegno importante

Come reagire dunque ad una simile infausta convivenza? Il primo accorgimento è proprio il movimento, tramite l’attività fisica a basso impatto: yoga, tai chi, pilates e nordic walking. Per i pazienti affetti da spondilite anchilosante, la pratica di queste discipline si rivela di grande aiuto. Dunque, ancora una volta, lo sport, praticato in base alle corrette esigenze dell’individuo E, possiamo esserne orgogliosi, ancora una volta il nordic walking è in grande evidenza in questo tipo di supporto. Aumentare il benessere della persona, nel modo che ciascuno ritiene corretto o nel modo indicato dalla scienza medica. In questo caso, camminando verso un traguardo di importanza fondamentale, la salute dell’individuo. Tutti valori che permeano il nostro impegno quotidiano.

Per concludere: la spondilite anchilosante non va sottovalutata, ma non deve spaventare. I mezzi per contrastarla migliorando la qualità di vita sono alla portata di tutti. Non smetteremo di ripeterlo: fate movimento, quello più adatto a voi, purché lo scopo sia stare meglio!

 

Un istruttore di nordic alla Francigena Valdisusa Marathon

Corso base di nordic walking

Cronaca semiseria di una Francigena Valdisusa Marathon e degli effetti benefici del nordic walking.

Avete presente il ciabattino scalzo? Ecco, l’istruttore di nordic walking che s’iscrive alla maratona gli assomiglia. Ma andiamo con ordine. Innanitutto, la maratona. Si tratta di una maratona speciale. Primo, vietato camminare. E soprattutto, obbligatorio divertirsi e non prenderla troppo sul serio. Infine: affrontarla con amore per la storia che calpesti, dato che si tratta di una camminata davvero speciale. Si tratta della Francigena Valdisusa Marathon:

la prima Maratona per camminatori sulla via Francigena Valsusina, 42 Km tra storia e natura

Partiamo dalla preparazione. Come si affronta una maratona, di qualsiasi tipo? Ecco la lista della spesa:

  • ci si iscrive diversi mesi prima
  • si preparano delle tabelle rigorose di allenamento
  • si provano delle uscite lunghe per abituare le gambe allo sforzo prolungato
  • devi testare i materiali che userai il giorno dell’evento
  • bisogna mangiare gli alimenti che si vorranno utilizzare durante la prestazione, per vedere cosa va e cosa no

Francigena Valdisusa Marathon Villar Focchiardo - 091

Francigena Valdisusa Marathon: la preparazione.

Perfetto, direte voi, pochi punti essenziali, facili da seguire. Ma l’istruttore di nordic walking è uno bravo a predicare bene, quanto a razzolare… Tra corsi da gestire, impegni lavorativi, le necessità del piccolo Lorenzo e relativi doveri paterni, l’istruttore compie le sue normali uscite settimanali e poco più. L’unico punto rigorosamente rispettato, è stato il primo! Certamente mette nel sacco una sessione di 15 chilometri in due ore, per capire che effetto fanno le scarpe scelte forzando l’andatura. E un’uscita in montagna che, in 20 chilometri tra andata e ritorno, gli ha fatto respirare essenze di conifere salendo alla Testa dell’Assietta. Sperando di essersi ossigenato debitamente il sangue in quota!

Francigena Valdisusa Marathon: il giorno fatidico.

E viene il giorno della maratona. L’istruttore parte, a ritmo tranquillo per il timore di non chiuderla dopo averla annunciata ai quattro venti. Il sole picchia duro fin dal mattino. La prima difficoltà è usare i bastoncini: attardato nel gruppone, rischia di infilzare qualcuno e deve attendere i primi 3 o 4 chilometri. Il percorso è fortunatamente per lo più ombreggiato, mi si suda.

L’istruttore beve sovente, e mantiene un passo uniforme, modello “un asino dai passi uguali”. Sempre lo stesso: in piano, in discesa in salita. Già, le salite: non saranno tante, ma nel complesso saranno 1700 metri di dislivello positivo. Per di più, i primi 600 sono quelli della Sacra di San Michele! Ma tutto procede bene. Alla sosta dei 21 chilometri, quella di Villar Focchiardo che prevede di fare un pieno di carboidrati grazie al pasta party, l’istruttore arriva tutto sommato fresco. Mezz’ora di pausa, poi via di nuovo.

Francigena Valdisusa Marathon Martinetti

Francigena Valdisusa Marathon: l’arrivo.

Forte della sensazione di benessere, il nostro camminatore dotato di bastoncini accelera il ritmo, ma senza esagerare. Sulle salite recupera molti di quelli che lo avevano superato, è la forza del ritmo uniforme. La cadenza è tutto e la spinta delle braccia della tecnica nordic walking consente di non affaticare troppo le gambe usando molti più muscoli, normalmente non coinvolti.

Tiriamo le somme: l’istruttore passa l’arco dell’arrivo dopo 7 ore e mezza di marcia nordica. Gambe fresche nei giorni successivi. Niente dolori, nulla da segnalare. Morale: forse il nordic walking è così salutare e allenante che ci si può permettere una maratona senza averla preparata prima? Forse. Ma dovreste provare anche voi!

NOTA: la traccia inserita è quella prevista in origine, prima delle variazioni apportate dagli organizzatori per ragioni di sicurezza. E registra qualche chilometro di troppo!

Total distance: 50785 m
Max elevation: 903 m
Min elevation: 386 m
Total climbing: 2224 m
Total descent: -2509 m

Fitness nella natura

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Fitness nella natura: Bien Marcher è benessere all’aria aperta. Voglia di stare in forma con allegria. Stare meglio praticando un’attività antica come l’uomo, naturale come respirare: la camminata!

Non c’è modo più classico e allegro di cominciare un’attività.  Bien Marcher è lieto di comunicare che iniziano ufficialmente le attività. Si parte dai corsi di nordic walking, tenuti da istruttori certificati della Scuola Italiana Nordic Walking. Il primo corso, tenuto da Luca presso il parco del Boschetto di Nichelino, porterà a questo sport due nuovi appassionati, Giovanni e Stefania. Un ex calciatore e una ex pallavolista, che cercano un modo nuovo per restare in forma passeggiando insieme nel verde. Ma niente mano nella mano ragazzi: bisogna tenere i bastoncini!

fitness nella natura

Cos’è il nordic walking? Fitness nella natura!

Facile ripondere: benessere all’aria aperta in buona compagnia!

  • attività fisica adatta a chiunque
  • fitness nella natura
  • salute, benessere, relax
  • una vera palestra a cielo aperto
  • sport economico e divertente

I nostri istruttori

fitness nella natura

Marco e Luca, istruttori certificati della Scuola Italiana Nordic Walking, vi accompagneranno lungo uno speciale percorso didattico.

Rigore e leggerezza, ecco la loro filosofia. Cioè, fare le cose come si deve, badando alla corretta impostazione tecnica. Ma sempre con una risata in sottofondo!

Frequentare un corso

Partecipare ad un corso è facile: basta aver voglia di divertirsi e di fare della buona attività fisica nel verde. I bastoncini non sono un problema: infatti li forniamo noi in uso gratuito.

Di cosa devi preoccuparti? Consulta il tuo medico per sapere se hai controindicazioni per la pratica sportiva non agonistica, procurati un  paio di scarpe comode e abbigliamento adatto allo sport: è tutto!

Ti aspettiamo!